Ciriola
Una pagnottina dalla forma simpatica e tascabile, caratterizzata da una crosta fragrante e da un interno morbido.



Contenuti realizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Un evergreen: la Nutella® si spalma sulla mollica di un pezzo di ciriola e gli aromi di nocciola vanno a braccetto con la crosta fragrante del pane. Cremosità e morbidezza si incontrano in un morso. Una colazione all'aperto, con il caffè, il la
Ciriola e Nutella®
Cremosità e morbidezza si incontrano in un morso. Una colazione all'aperto, con il caffè, il latte fresco e una coppetta di macedonia di frutta. Per una colazione slow e anti-stress.
Aspetto e caratteristiche

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Vista
Un paninetto dalla forma allungata e leggermente rigonfiata nella parte centrale con una crosta dorata e fragrante, una lunga incisione nel dorso e possibili residui di farina nei bordi.
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Tatto
La crosta liscia e dorata fa sentire tutta la sua croccantezza al tatto.
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Curiosità
La ciriola è sfiziosa già nel nome e nella forma; all’olfatto è caratterizzato da aromi di lievito e grano leggermente tostato, mentre all’esame gustativo si presenta equilibrato e giustamente saporito.
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Ingredienti
L’impasto composto da farina di grano tenero, lievito, acqua e sale viene lasciato riposare per sei ore prima di essere lavorato nella classica forma e pezzatura e dopo un’ulteriore mezz’ora di riposo i panetti possono essere infornati.


Storia e territorio
L’etimologia del nome per alcuni è legata al colore che ricorda quello delle candele, che in latino venivano dette appunto ciriole. Per altri, invece, ricorderebbe la forma di un piccolo pesce, nello specifico di un’anguilletta. È spesso associata anche al pane dei muratori per la sua forma pratica e tascabile, infatti può essere facilmente trasportato ovunque.
Tradizionale pane romano, ma diffuso in tutta la regione. Sul territorio l'appellativo con cui è riconosciuto da tutti, richiama la sua forma che ricorda le piccole anguille che venivano pescate nelle acque del Tevere.