Freschezza e profumi per un piacevole risveglio di olfatto e gusto. L'abbinamento di "Ficcilatidd" e Nutella^® fa emergere, dapprima le note fresche di semi di finocchio, quindi gli aromi delle nocciole tostate, ben valorizzate dal gusto semplice e pulito del pane, che ben si presta ad accompagnamenti regionali, dolci o salati. Si può arricchire la propria colazione con un bicchiere di latte fresco e un buon caffè, in modo da risvegliare i sensi con il gorgoglìo della moka. Per concludere, provate qualche spicchio di arancia, potete spaziare dalle bionde alle rosse, prodotte in quasi tutta la regione.

La storia di questo pane si lega tradizionalmente al giorno dell'Immacolata perchè veniva consumato intinto nel vino rosso per placare la fame del digiuno della vigilia dell'8 Dicembre. Per questo è anche conosciuto come "tarallo dell'Immacolata".

La forma circolare, forata nel centro, è morbida, con una crosta non invasiva, che accompagna senza contrasti eccessivi la mollica interna, bianca e soffice.

L'impasto è composto da farina di grano tenero, olio extravergine d'oliva, strutto, semi di finocchio, lievito ed acqua.

Un pane bianco a forma di ciambella, dalla crosta sottile, dal colore chiaro e sfumature leggermente più intense, in corrispondenza delle zone più cotte.

Gli abitanti di Matera solitamente lo chiamano turtanjille, ovvero "tortanello", che nel dialetto lucano significa "pane a ciambella". Ma il nome "Ficcilatidd", deriva dal latino "fiscus" che significa “canestro”, un termine che allude alla cesta in cui veniva lasciato lievitare l'impasto. A differenza di altri pani del territorio, non viene impastato con la semola di grano duro, ma con la farina di grano tenero, arricchita con olio extravergine d’oliva, strutto e semi di finocchietto. In passato era considerato un cibo da riservare alle occasioni importanti, tanto che, per la cena dell'Immacolata, i datori di lavoro offrivano ai dipendenti una cena semplice, in cui il Ficcilatidd impreziosiva la tavola.