Marocca di Casola
Un pane di piccole dimensioni a base di farina di castagne, nato in Lunigiana.
Contenuti realizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Con una spalmata di Nutella® la Marocca di Casola si trasforma in una torta: si susseguono gli aromi della castagna, del miele, delle nocciole e infine del cacao che prende il sopravvento. Il gusto intenso della Marocca di Casola e Nutella® può essere ben accompagnato da un latticino dal sapore delicato, come la ricotta di pecora. Concludete la colazione con delle prugne fresche, acidule e succose, che con la giusta punta di dolcezza renderanno più armonici i sapori della vostra colazione. Sorseggiate man mano del buon caffè.
È storicamente attestato che fino agli anni Cinquanta del secolo scorso, nella zona di Casola, in Lunigiana, al confine tra il mare di Massa-Carrara e le cime delle Apuane, la disponibilità di farina di grano fosse assai scarsa. Le ragioni erano sia geografiche (l’areale è collinare-montuoso ricco di boschi e povero di risorse), sia storico produttive (la coltivazione del grano era legata a contratti di mezzadria). L’unica farina presente in quantità copiose era quella di castagne ed è proprio dalla disponibilità di questo ingrediente che nacque la Marocca.
Aspetto e Caratteristiche
La crosta è appena accennata, la mollica densa, compatta e ruvida.
È composto da farina di castagne, in prevalenza, e farina di grano tenero, amalgamate insieme a patate lesse, lievito e acqua molto calda.
Un piccolo panino dal diamentro di circa 20 cm, di colore marrone scuro all’esterno e leggermente più chiaro all’interno.
A causa della consistenza molto dura che aveva in passato, prende il nome dal termine dialettale ‘marocat’, ossia ‘poco malleabile’.
Come prepararlo
Il Taglio
La Marocca va tagliata dolcemente: un taglio troppo netto della pagnotta produrrebbe troppe briciole.
La Spalmata
Spalmare Nutella® con delicatezza sulla fetta.