Un morbido accostamento di colori e sapori. Questo pane dalla mollica di colore bianco latte esalta Nutella^® sia a livello cromatico che di consistenze. Per creare un gioco di texture e croccantezze, vi suggeriamo di inserire nella vostra colazione della frutta secca, alternandola ad un sorso di latte freddo e ad un classico caffè. Per concludere, potete provare qualche fetta di kiwi giallo che rinfrescherà il palato.

Pane della tradizione triestina che si è diffuso nel tempo in tutto il Nord Italia con denominazioni diverse. Interessanti le similitudini con i pani lombardi del mantovano: filo comune la presenza di strutto nell'impasto, a ricordare il legame con il territorio e con il mondo contadino. La pasta dura, ritorta su se stessa, lo rende un pane morbido, gustoso e quasi sfogliato.

La Sciopetta ha una crosta liscia ma dai molti rilievi, ed una tenera e morbida mollica.

L'impasto è composto da farina di frumento, acqua, lievito, strutto e sale.

Un pane tondeggiante di piccole dimensioni, con impasto arrotolato, crosta sottile e leggermente lucida; la mollica è bianca, compatta, con alveoli dovuti ai diversi sviluppi in cottura.

Paese che vai, pane che trovi. La Sciopetta (s'ciopet in dialetto) è un tipico pane frutto di scambi tra i vari territori. Il nome "Sciopetta" deriva dal dialetto friulano, lingua romanza, ed è frutto di una commistione sviluppatasi a partire dal latino rustico della città di Aquileia. In particolare, si riscontra anche una similitudine con i nomi delle famiglie nobiliari della zona. Proprio la multi culturalità della radice rende difficile attribuirgli un unico significato. Considerando l'assonanza con il termine dialettare "prendere" (ciop), si pensa possa esserci un rimando alla forma che si arrotola su se stessa in una "presa" continua, oltre che all'idea del "prendere", "portare a casa" il pane.