Mafalda
Pane tipico siciliano, dalle forme variabili, ricoperto di semi di sesamo.
Contenuti realizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Le note speziate del sesamo della Mafalda si sposano perfettamente con quelle di Nutella®. Vi consigliamo di completare la colazione con un frullato di latte fresco e fragole di stagione. E per finire, un mandarino tardivo di Sicilia appena sbucciato e qualche cucchiaino di granita al caffè, senza zucchero aggiunto, per un inizio di giornata ancora più grintoso.
Nessuno conosce con certezza le origini di questo pane. Alcuni raccontano che la ricetta risalga alla fine dell'800, quando un fornaio dell'isola decise di dedicare il nome della pagnotta alla figlia del re Vittorio Emanuele; altri, invece, sostengono che sia stato importato dalle popolazioni arabe che commerciavano con la regione. In ogni caso, il sesamo rimane la nota particolare che accompagna la degustazione e l'ingrediente che ha reso la Mafalda uno dei pani più amati dai siciliani.
Aspetto e Caratteristiche
La crosta esterna molto sottile lascia subito spazio alla mollica tenera, e la combinazione delle due parti crea una sensazione piacevole al palato grazie al gusto fine e ai richiami speziati.
L'impasto è composto da semola, acqua, lievito naturale e sale.
La Mafalda può assumere forme diverse, dalla spirale, alla treccia. Esternamente caratterizzata da una sottile crosta dorata costellata di semi di sesamo, il suo interno è costituito da una mollica soffice e alveolata.
La Mafalda è ancora oggi uno dei pani più consumati dai siciliani ed è ben radicato nella storia e nella cultura dell’isola. Storicamente, prima della diffusione delle brioches "col tuppo", era la Mafalda che veniva servita con la granita siciliana.
Come prepararlo
Il Taglio
Taglia la Mafalda orizzontalmente, facendo attenzione a non toccare troppo la crosta coperta da semi di sesamo.
La Spalmata
La mollica del pane è talmente soffice e tenera che spalmando Nutella®, questa aderisce perfettamente alla forma della Mafalda.