Pane Cafone

Il filone campano per eccellenza, dal colore scuro e dotato di una crosta fragrante.

Contenuti realizzati dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Pane cafone composit
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Pane Cafone e Nutella®

La crosta spessa e saporita del pane ben accompagna i profumi tostati di Nutella®, mentre la mollica bianca e compatta accoglie la crema senza interruzioni. Per ritrovare anche in bocca la tostatura, consigliamo un caffè espresso, accostato ad un latte schiumato. Concludiamo con una pesca percoca per rinfrescare il palato.

Pane Cafone e Nutella®
Storia e Territorio

L’aggettivo “cafone” fa riferimento alla farina grezza, "contadina" con cui storicamente veniva realizzato. Nasce nel 1700 a Napoli durante il regno dei Borboni, come pane popolare che si contrapponeva al pane bianco e raffinato dei nobili, importato dalla Francia. Per la sua lunga conservazione, fino a otto giorni, veniva chiamato anche “pane a ott”. Il tempo di lievitazione cambia al variare della temperatura dell’aria: più è alta, minore sarà il tempo di lievitazione necessario. Ancora oggi è prodotto in quasi tutta la regione Campania, in particolare nella zona di Ischia Ponte e nell'area tra Pompei e Torre del Greco. Può avere diverse forme: cocchia (un filone lungo e schiacciato), pagnotta/panello (tondeggiante) e infine il palatone/palatella (un parallelepipedo allungato con i lati arrotondati).

Aspetto e Caratteristiche

Pane cafone aspetto
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Tatto Tatto

La crosta è spessa e ruvida, mentre la mollica si presenta soffice e dal colore chiaro.

Ingredienti Ingredienti

L'impasto è formato da farina di grano tenero, sale e lievito sciolto in acqua tiepida.

Vista Vista

Ha una forma tonda o a filone e un peso massimo di un chilo e mezzo. La sua crosta è spessa e croccante e dalla mollica color crema

Curiosità Curiosità

Alla fine del 1700, durante il Regno dei Borboni a Napoli, arrivò dalla Francia il pane francese: bianco, soffice e realizzato con le migliori farine raffinate. In un'epoca in cui i nobili parlavano francese, una lingua considerata aristocratica, mentre il popolo parlava il "napoletano", la lingua comune del volgo e pertanto definita con l'appellativo "cafona". Il pane “cafone” scuro e realizzato con farine grezze, diventò così il pane del popolo.

Come prepararlo

Pane cafone taglio

Il Taglio

Il pane tondo o a filone va tagliato a fette, così da metterne in mostra la tenera mollica interna.

Pane Cafone Spalmata

La Spalmata

Con lo spalmino si distribuisce omogeneamente Nutella® sulla superficie morbida della mollica.

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